La metamorfosi del giornalismo italiano raccontata dalla voce autorevole di Giangiacomo Schiavi, scrittore, giornalista vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera, intervistato da don Roberto Ponti per “Testa e Cuore”. Piacentino di nascita e milanese di adozione, Schiavi ripercorre i passi più importanti della sua carriera, che affonda le radici nella stima e lungimiranza della sua maestra, capace di riconoscergli già in tenera età un talento da cronista. Quando intraprende la sua professione ha chiaro che il sogno di informare nel modo più vero e corretto il suo pubblico non può disgiungersi dal servizio che ne deriva, soprattutto quello di “dare voce” alla verità dei fatti e a chi non ha voce per raccontarli. Le lezioni di maestri in materia, come Enzo Biagi, lo hanno forgiato e portato a scoprire che per fare il giornalista bisogna muovere le gambe e raggiungere i luoghi della narrazione, non tralasciando però di usare anche testa e cuore per valorizzare dettagli ed emozioni che danno senso alla notizia. Una testimonianza da vedere ed ascoltare con molta attenzione, anche per capire la fatica di chi nel fare giornalismo non si limita a lavorare per una testata, ma si impegna a voler “cambiare in meglio” la storia che ci appartiene.
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