La cena che Gesù consuma con i suoi dodici apostoli, poco prima della sua passione e morte, ha il potere di essere storicamente l’ultima e, al tempo stesso, simbolicamente la prima di tante “cene” che nel gesto liturgico della consacrazione eucaristica prendono forma. Con l’Ultima Cena si conclude il Tempo quaresimale e si inaugura il Triduo pasquale: don Roberto insieme ad Adriana ne fanno il punto, chiamando in causa autori e artisti che si sono cimentati nel commentare e nel rappresentare questo evento cardine della fede cristiana; tra i tanti significati che si potrebbero cogliere, ne sottolineano uno adatto anche a formulare un pensiero ben augurante per la Pasqua ormai prossima: Gesù lascia ai suoi discepoli – e a ciascuno di noi – il dono della Sua presenza “per sempre”, che è il suo Corpo e il suo Sangue di cui cibarsi per diventare ancor più una cosa sola in Lui e con gli altri.
Potrebbe anche interessarti
Che posto dare ai nostri amici animali? Sia in riferimento ai ritmi delle giornate, sia allo spazio a loro riservato nelle abitazioni […]
Alle Olimpiadi di Parigi 2024 sarà protagonista anche la fede? Sicuramente sì, come lo è sempre stata nella storia delle Olimpiadi moderne, […]
La Giornata Mondiale della Giustizia Sociale (20 febbraio) è un’occasione per riflettere sull’importanza di combattere le disuguaglianze, promuovere l’equità sociale e garantire […]
Le vacanze estive hanno inizio per molti ed anche per il Papa che si recherà a Castel Gandolfo, per trascorrerle nel silenzio […]