Nel 2023 si festeggeranno gli 800 anni dalla prima rappresentazione del Presepe a Greccio e Padre Enzo Fortunato, francescano, giornalista e grande comunicatore anche sui Social, non si attarda a scrivere un nuovo libro per l’occasione, in cui punta i riflettori sui significati e i valori del Presepe, riconosciuto a livello universale come “invenzione” di san Francesco. Ricostruire i paesaggi, rappresentare i protagonisti della natività che ogni anno popolano le nostre case, strade, chiese, in prossimità del Natale, per Padre Enzo è come aprirsi ad un dialogo senza preclusioni di cultura, religione e razza. Il Presepe, rappresentato e interpretato personalmente o in famiglia anche con un pizzico di creatività, potrebbe essere a suo dire quasi una terapia dell’inclusione e dell’essenzialità, un esercizio di pace votato alla tenerezza e alla semplicità, che sono l’alfabeto capace di parlare ad ogni cuore, anche a quello chi non crede nella nascita di Gesù, vero Dio entrato nella storia come vero uomo. Forse non tutti sanno che san Francesco ha ideato il presepe in un momento particolarmente difficile della sua vita, quando stava vivendo l’amarezza dell’incomprensione: in questa intervista padre Fortunato ne parla ampiamente, aiutandoci a cogliere il senso pedagogico di una sacra intuizione che non passa mai di moda. Una riflessione importante che vi regaliamo insieme agli auguri natalizi di Padre Enzo, carichi di “una gioia mai provata” (cf Edizioni San Paolo)
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