“Non esistono ragazzi cattivi” è la frase pronunciata con più ricorrenza da don Claudio Burgio, come parola d’ordine della sua attività quotidiana a favore della realtà giovanile e titolo di uno dei suoi libri nei quali ne descrive i disagi dell’età di transizione e le difficoltà, spesso legate ad una mancata integrazione sociale. Prete milanese, fondatore della Comunità Kayròs, per adolescenti e giovani che vogliono rieducare la propria libertà per scelte di futuro, don Claudio si racconta a don Roberto Ponti in “Testa e Cuore” descrivendo l’impegno che lo occupa da anni (e lo contraddistingue) unitamente alle convinzioni che lo hanno fatto diventare educatore e “padre” di molte generazioni, come anche di giovani artisti e soprattutto musicisti rap, che grazie al suo prezioso aiuto hanno saputo e voluto reinventarsi nella vita.
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